Da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: “Io l’ho conosciuto”e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di rimanere in lui, deve camminare com’egli camminò.
(1a Giovanni 2,3-6)

 

Care sorelle e cari fratelli,

nel secondo capitolo della Prima lettera di Giovanni tutto sembra ruotare attorno a questa constatazione: sappiamo di conoscere Cristo se osserviamo i suoi comandamenti. Conoscere Cristo non è qualcosa di superficiale: è molto di più. Ci cambia la vita, la rende nuova, trasformata. Queste però resterebbero parole romantiche e spirituali se lasciate così a loro stesse. La dimostrazione pratica di questa novità di vita sta nell’osservare i comandamenti. La conoscenza di Cristo diventa obbedienza, e viceversa. Anzi: come dice questo bel versetto, dobbiamo camminare come egli camminò (2,6).

Cosa vuol dire per noi camminare come lui ha camminato?

  1. Intanto, crescere nella comunione con Cristo. Conoscerlo come la persona più intima a me stesso, a me stessa, al punto da dimorare (Vangelo di Giovanni 15,9), abitare in Cristo, fare di Lui e del suo mistero la nostra casa, sentendoci a casa dappertutto nel mondo, o in ogni situazione di gioia o di dolore, perché dimoriamo in Cristo, in comunione con lui. Una comunione da coltivare personalmente e liberamente, attraverso la preghiera, la lettura biblica, un momento di pace nella natura... Senza questa comunione non si cammina come lui ha camminato. Anche se andiamo o predichiamo in chiesa ogni domenica. Saremmo persone che camminano per sentieri culturali, teologici, perché ci piace la nostra “camminata valdese”, la nostra tradizione, la nostra storia. Questo è certo importante, ma non basta per camminare come Cristo ha camminato. Camminare come Gesù ha camminato significa fare nostro il suo passo, vivendo in comunione con lui.

  2. Poi, camminare nell’obbedienza, osservando i comandamenti. Questo potrebbe darci un po’ fastidio, perché osservare i comandamenti potrebbe farci pensare all’osservanza di certi “precetti” da cui la Riforma protestante ha voluto liberarsi, mettendo prima di ogni precetto la Parola di Dio. Ma appunto: noi mettiamo la parola di Dio prima di ogni cosa non per ammirarla soltanto. La Parola stessa ci dice che deve essere messa in pratica: camminare come Gesù ha camminato. Persino lui ha obbedito alla Parola, alla Legge, alla volontà del Padre facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce (Fil. 2,8). Attenzione però: la Parola non ci chiama ad osservare i comandamenti perché “va fatto e basta”, ma perché questa osservanza è la risposta spontanea al dono di grazia che riceviamo da Dio. Noi abbiamo incontrato e conosciuto Cristo, Parola vivente del Padre: questo incontro ha trasformato la nostra vita, ed è per questo che noi, con gratitudine e gioia, vogliamo vivere secondo la sua Parola. Camminare come Gesù ha camminato significa vivere il comandamento dell’amore come risposta gioiosa e grata al fatto di essere in comunione con lui.

  3. Infine, camminando ciascuno e ciascuna come Gesù ha camminato, presto o tardi ci accorgeremo che non camminiamo da soli. Abbiamo tanti compagni e compagne di viaggio, lungo la strada, a partire dal nostro essere chiesa, primi compagni di viaggio in questo camminare come Gesù ha camminato. Tra di noi ci sono persone che si conoscono da decenni, altre - come me - sono gli ultimi arrivati, nuovi compagni di viaggio. Probabilmente tra di noi ci sono belle amicizie, legami di parentela; probabilmente tra di noi ci sono anche antipatie, piccoli o grandi problemi, o semplicemente fratelli e sorelle da conoscere meglio. Non possiamo camminare da soli se vogliamo restare nella luce, restare nella comunione con Cristo, camminare come egli ha camminato. La comunione con Cristo ora si allarga e diventa comunione tra noi, comunione ecclesiale. Poi lo Spirito ci porterà di conseguenza ad amare le persone che incontriamo camminando ogni giorno, fuori dalla chiesa, perché si sa: l’amore è contagioso. Camminare come Gesù ha camminato significa camminare verso il fratello, la sorella, il nostro prossimo, amandoci come lui ci ha amati.

Secondo un racconto ebraico, ogni sera un vecchio signore passeggiava all’ora del tramonto lungo un viale alberato. Alla fine del viale anche un soldato camminava in continuazione, davanti al cancello di una grande casa. Incuriosito, l’anziano gli chiese: “Soldato, per chi cammini?” “Per il mio padrone - rispose il soldato - e tu? per chi cammini?”. Il vecchio tornò a casa camminando, ma il suo passo non era più quello di prima.

Ci doni il Signore di ricordarci sempre che camminiamo per lui, seguendo i passi di Cristo per camminare come egli camminò.

Amen

Stefano Giannatempo 

 

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