Sia fatta la tua volontà, in terra come in cielo.
Rimettici i nostri debiti, come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori.
(Matteo 6,10.12)

 

Care sorelle e cari fratelli,

la richiesta del Padre nostro “sia fatta la tua volontà” ci chiede di abbandonare totalmente la nostra vita nelle mani del Signore. Non soltanto quando le cose vanno bene, non soltanto quando non ce la facciamo più, non soltanto quando siamo disperati, non soltanto per recitare la preghiera, ma sempre, in ogni circostanza. Chiediamo sempre al Signore di guidarci, anche quando vediamo che tutto è buio; anche quando le forze delle tenebre ci circondano, il Signore può usare queste forze per farci del bene. Ringraziamo sempre il Signore di ogni cosa, perché quello che accade è la sua volontà.

Chiedendo al Signore di perdonare le nostre offese come noi perdoniamo chi ci ha offeso, noi condanniamo noi stessi. Quante volte abbiamo detto: “Per quello che mi ha fatto il tale non lo perdonerò mai!” Perdonare non è dimenticare, è accettare l’altro pur ricordando il male che ha fatto, è riconoscere il suo pentimento e scommettere che il perdono renderà possibile una relazione nuova tra noi. Perdonare è un’azione deliberata, mentre dimenticare non dipende da noi. Quando perdoniamo alleggeriamo il peso che ci opprime interiormente e questo può facilitare il dimenticare. Dobbiamo perdonare anche quando chi ci ha fatto un torto non ci chiede perdono, perché non si è reso conto di quello che ha fatto o anche per deliberata ostinazione. Quando veniamo feriti, dobbiamo perdonare e ripartire. Cristo sulla croce ha detto “Padre perdonali perché non sanno quello che fanno”. Questo è il tipo di perdono che Dio si attende da noi.

Anche rispetto alle nostre colpe, non sempre riusciamo a perdonarci e ci puniamo per quello che abbiamo fatto. Perdonare il nostro prossimo e perdonare noi stessi sono due dimensioni collegate: se impariamo a perdonare noi stessi, questo ci aiuterà a perdonare altri per colpe analoghe. Perdonare è fondamentale, perché l’incapacità di perdonare ha conseguenze enormi; pensiamo a quante guerre scoppiano e si protraggono perché non sappiamo perdonare il nemico. Pensiamo ad esempio al conflitto israelo-palestinese, o alla guerra degli Stati Uniti in Afghanistan. Perdonare chi ci ha offeso è la strada che il Signore ci indica per affrontare molti problemi, nella nostra vita personale e nella società.
Attraverso il Padre nostro il Signore non ci insegna soltanto una preghiera, ci mostra come vivere una vita da credenti. Di più: il Padre nostro ci mostra come Dio opera nella nostra vita; il Signore è un Maestro che non soltanto ci dona le proprie parole, ma soprattutto le trasforma in fatti.

Amen.

Bridget Fomundam

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