Dicembre 2010

Benedetto sia il Signore, il Dio di Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo

(Luca 1,68)


Nel tempo precedente la nascita del Salvatore, Zaccaria, babbo di Giovanni Battista, benedice Dio. Cioè loda Dio. Solo nella Bibbia troviamo l’idea che l’uomo possa benedire Dio, non perché l’essere umano possa conferire una qualche forza a Dio. L’essere umano benedice Dio perché Dio ha sparso su di esso la sua benedizione. Lodare Dio è la risposta alla benedizione che Dio sparge su di noi.

Natale è l’ora della grande visita di Dio. Zaccaria ne parla come di una “Aurora dall’alto” (v. 78): un nuovo giorno, una nuova era sta per sorgere sul mondo. Lo dicono in altri modi altri testi. Cristo, “luce del mondo”, “immagine dell’invisibile Dio” ma soprattutto “la vera luce che illumina ogni uomo” e che, a coloro che la ricevono, “dà il diritto di diventare figli e figlie di Dio”.

 

Dio visita il suo popolo, cioè in Gesù esce dal cielo e viene sulla terra.

Questo evento non era inatteso. Dio aveva promesso ad Abramo benedizione per tutte le nazioni della terra. In Gesù, come dice Zaccaria nel suo canto, “Dio si ricorda del suo santo patto, del giuramento che fece ad Abramo nostro padre”.

Dio visita il suo popolo, non per guardare come va la vita delle sue creature, non per fare una ricognizione della situazione, un’analisi. Per quello gli basta guardare dal cielo come dice la Bibbia. Dio visita il suo popolo per salvarlo, per liberarlo.

 

La venuta del Salvatore è secondo Zaccaria l’atto della misericordia di Dio non solo per noi, ma anche “per i nostri padri”. Nella Bibbia questo indica tutte le generazioni di credenti che avevano vissuto della promessa, da Abramo in avanti, giù per tutti i secoli successivi. La misericordia di Dio, la sua grazia non comincia con Gesù, ma è fin dal principio. Anche se ci fu bisogno di un lungo cammino al buio nell’attesa dell’aurora.

Dio ha visitato il suo popolo in Gesù Cristo. La luce di Cristo illumina noi e il nostro mondo e mostra un panorama desolante di miseria umana, sopraffazione, cattive relazioni.

La luce di Cristo è offerta a ciascuno e ciascuna di noi perché la teniamo accesa e annunciamo in parole e azioni, con le nostre vite, che Dio non si limita a smascherare la realtà del mondo, ma la riscatta. E’ possibile superare il panorama desolante, anche se in maniera modesta e moderatamente efficace come possiamo fare noi. La luce di Cristo che è grazia di Dio, ci mette in cammino come testimoni della luce.

Cara sorella e caro fratello, sta per finire un anno. La tua vita in questo anno forse è cambiata, in meglio, in peggio; hai vissuto avvenimenti lieti o tristi. Forse desideri un lavoro, un permesso di soggiorno, un po’ di salute, poter finire gli studi, trovare un amore, uscire dalla confusione, che il tuo bambino/a sia sano, che i tuoi progetti vadano a buon fine, che ti rinnovino la patente, che i soldi bastino per mantenerti. Ognuno di noi chiede qualcosa, per sé, per gli altri, per il mondo. Lo possiamo fare perché l’Aurora dall’alto ci ha visitati e Dio conduce i nostri passi verso la via della pace.

Erika Tomassone

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