Relazione alla Commissione di Evangelizzazione della Chiesa Evangelica Valdese sulla Chiesa di Pisa per l'anno ecclesiastico 1883-1884. Nella relazione si parla di un locale sul Lungarno Mediceo dirimpetto al Palazzo della Prefettura. Questo locale doveva trovarsi assai vicino al Ponte di Mezzo, perché all'epoca la Prefettura era di là d'Arno, dove ora c'è la Biblioteca Comunale. La Via Vittorio Emanuele era l'attuale Corso Italia. La Via del Museo comprendeva le attuali Via Volta e Via Derna e prendeva il nome dal Museo di Storia Naturale (oggi alla Certosa di Calci), che allora si trovava presso la facoltà di Scienze Naturali.

L'originale di Ribetti, scritto a mano, è stato decifrato e trascritto da Giorgio Barsotti.

 


Cari Signori e fratelli,

nei suoi ultimi rapporti al Sinodo, la Commissione di Evangelizzazione riconobbe più volte che “diventava sempre più necessario di trovare presto un locale per le adunanze a Pisa” a cagione della posizione eccentrica del Tempio di Via del Museo, ove l'opera della Evangelizzazione, come lo prova una lunga esperienza, è difficile, per non dire quasi impossibile.

II desiderio della Commissione è già da qualche tempo attuato, Difatti, mercél'ajuto del Signore, abbiamo potuto inaugurare fin dal 10Febbraio scorso, un vasto locale sul Lung'Arno Mediceodirimpetto al Palazzo della Prefettura. Temendo che quel locale fosse troppo grande, avevamo deciso di mettervi un tramezzo, e di servirci, per le nostre adunanze, soltanto d'una parte di quella gran sala; ma il Signore ci concesse più di quel che noi, gente di poca fede, ardivamo sperare, inviandoci fin dal principio delle centinaia di uditori, i quali ci riempirono di gioia frequentando con assiduità, durante parecchi mesi, le nostre conferenze.

Al servizio d'inaugurazione intervenne un'Assemblea straordinariamente numerosa che ascoltò con grande attenzione il mio discorso sul culto in ispirito ed in verità. Mentre uscivo, dopo il culto, un reduce da Curtatone e Montanara, che conosco fin dall'anno 1860, quando venni a predicare per la prima volta a Pisa, mi strinse la mano dicendo: “Queste, Signor Giovanni, sono vittorie!” Mi rincresce che questo uomo non abbia ancora avuto il coraggio di abbracciare il Vangelo.

Predicavo da un mese e mezzo regolarmente, la Domenica e il Giovedì sera, in quel locale che era sempre gremito di uditori, quando i nemici del Vangelo, i quali fin allora non avevano avuto l'ardire dì turbare seriamente le nostre adunanze, approfittando della crisi ministeriale, che lasciava le autorità locali (le quali ci osteggiano) libere di far quel che volevano, assalirono due volte la nostra radunanza (il 19 e il 23 Marzo) urlando, bestemmiando, insultandoci, rovesciando le seggiole, minacciandomi e gridando "Spara! Brucialo!" In quel mentre, alcuni fra i più audaci e fanatici che circondavano il mio banco, dietro ai quale eransi ricoverati i membri della mia famiglia e della Chiesa, si permisero di mettere, digrignando i denti, i loro pugni vicino al mio viso; ma essi non ebbero il coraggio dì toccarmi, perché vedendomi impassibile, essi – come dissero - ebbero paura che fossi armato e pronto a difendermi (nel caso in cui mi avessero toccato). Eppure ero senz’armi, ma mi guardai bene dal dirlo a quegli energumeni.

La sera del 29 Marzo, le cose sarebbero andate male per noi, se i nostri furibondi assalitori, i quali avevano già smorzato parecchie fiaccole di gas, non fossero stati impediti di compiere i loro truci disegni da cinque o sei carabinieri, i quali entrarono in quel momento nella sala, benché avessero rifiutato prima (malgrado i reiterati inviti fatti loro da parecchie persone) di entrarvi dicendo che non ne avevano ricevuto l'ordine dai loro superiori.

Non trascurai d'inviare al Presidente del Consiglio, Ministro dell'Interno, Signor Depretis, la narrazione dell'accaduto per mezzo del Sig. Comm. Domenico Berti, ministro di Agricoltura e Commercio, che ho il bene di conoscere. Scrissi anche ad alcuni senatori e deputati pregandoli di difendere la causa della libertà religiosa, conculcata sotto gli occhi della Prefettura e dell'Autorità di Pubblica Sicurezza.

Alcuni giornalisti, sia esteri che italiani, ai quali mi indirizzai, presero anch'essi le nostre difese. Il Signor M. Prochet, Presidente della Commissione di Evangelizzazione, fece anche lui alcuni passi presso il Ministro dell'Interno in nostro favore, e d'allora in poi questi diede l'ordine alle autorità di Pisa di non più permettere che le nostre adunanze fossero disturbate dai soliti schiamazzatori e malandrini, ed abbiamo goduto d'una tranquillità interrotta soltanto da un’aggressione di tre individui; i quali aggredirono il custode a bastonate sulla tempia, in guisa tanto evidente da farlo stramazzare per ben due volte sul pavimento della Via Vittorio Emanuele, nel proprio sangue che, nel mattino seguente, vedevasi ancora alla porta della sua casa, ove era stato proditoriamente aggredito. Furono iniziati due processi, l'uno contro i perturbatori dei nostri culti e l'altro contro gli aggressori del custode; ma tutto fu abbuiato per opera di non so chi. Io non me ne lagno, purché in avvenire, la nostra libertà religiosa sia da tutti rispettata.

Da qualche settimanail numero degli intervenienti alle conferenze è molto diminuito. Ciò non deve farci meraviglia perché succede lo stesso nelle altre città meridionali durante l'estate. Ciononostante, non predico nel deserto, poiché la sera del 24 Giugno ebbi nel nuovo locale 65 uditori seduti e 100 in piedi, il 27, 68 uditori seduti e 136 in piedi; l’1 Luglio 8I seduti e 120 in piedi ed il 4 Luglio 39seduti e 93 in piedi.

Ebbi la gioia di ricevere di già da presenti fra i miei nuovi uditori la domanda di essere ammessi nella Chiesa. Per ora gli ho inscritti fra i catecumeni. Voglia il Signore che il nuovo locale che egli ci fece trovare in un  luogo tanto centrale e favorevole all'opera nostra, sia un mezzo efficace per far sorgere una nuova era di prosperità per la nostra chiesa di Pisa.

II centro della nostra opera di Evangelizzazione è ormai spostato. Evidentemente l'importanza del nuovo locale, al punto di vista della missione, è più grande assai di quella del Tempio di Via del Museo. Crediamo convenevole e giusto perciò di rammentare che le conferenze tenute in questo ultimo locale, nell’occasione dell’inaugurazione del monumento a Mazzini e del e centenario di Lutero, furono frequentate da molti uditori che non intervengono ordinariamente ai nostri culti.

Dicevo nel mio rapporto dell'anno scorso: “il numero delle persone che intervengono la domenica mattina al culto è aumentato, benché esso non abbia forse mai oltrepassato la sessantina”. Sono lieto di poter dire che durante l’ultimo anno ecclesiastico.particolarmente durante l’inverno, quel numero fu spesso superato anche in parecchie circostanze, come a cagion d'esempio a Pasqua, il nostro tempio era pieno di uditori (100 circa secondo il portinaio) tabu ente che il custode dovette andare a cercare delle seggiole nella scuola.

La colonia forestiera che viene durante l’inverno a Pisa, fu spesso rappresentata, la domenica mattina, in via del Museo, da inglesi, tedeschi, svedesi, svizzeri e perfino da americani i quali si compiacquero manifestarmi il loro interesse per la nostra Chiesa Valdese e la sua opera di evangelizzazione.

Avevamo, durante l'anno scorso 7 catecumeni, i quali fecero tutti bene il loro esame, a Pasqua, davanti al Consiglio della Chiesa e furono, per conseguenza, ammessi alla Santa Cena. Tra questi, tre sono figli di antichi (?) cattolici romani e quattro figli di evangelici di nascita.Abbiamo attualmente cinque catecumeni, tutti provenienti da famiglie che appartennero al cattolicesimo romano.

Quattordici nuovi comunicanti ammessi alla Santa Cena in altre Chiese, fecero parte della Congregazione durante l’ultimo anno ecclesiastico. Aggiunti ai sette catecumeni ricevuti a Pasqua, ci danno il n. di 21 membri nuovi nella Chiesa, la quale invece di essere attualmente composta (come l'anno scorso) di 72 comunicanti, ne conterebbe 93. Ma da questo numero dobbiamo defalcare i perduti cioè 3 morti e 5 partiti: totale 8 di meno.

I membri comunicanti della Chiesa sono dunque attualmente 85.

Non ripetiamo ciò che abbiamo già detto l'anno scorso, cioè che quando parliamo di comunicanti non intendiamo dire che tutti quegliindividui partecipino regolarmente alla santa Cena; ma che hanno ecclesiasticamente il diritto di parteciparvi e ricevono il ministero del pastore per battesimi, matrimoni, catechismi, sepolture ecc. ecc.

Diciamo questo perché c'importa di non essere fraintesi.

Essendovi nella nostra chiesa molte famiglie nelle quali uno dei coniugi è cattolico romano mentre l'altro è evangelico, mi risulta che fra i cattolici romani coniugati con evangelici parecchi ci hanno manifestato il desiderio di diventare col tempo evangelici. Frattanto essi intervengono di quando in quando al culto.

La nostra scuola domenicaleè divisa in tre sezioni ed è frequentata da 72bambini, fra i quali 8 soltanto sono figli dievangelici.Nelle nostre tre scuole (infantile, elementaremaschile e elementare femminile) abbiamo 124 alunni.

Abbiamo avuto questo anno due bellissime feste scolastiche: quella di Natale e quella delle promozioni. In quelle circostanze, il nostro tempio è sempre gremito di parenti dei bambini e dì curiosi che non sì stancano mai dì sentire i canti, la recita ..(?) dì brani delle S. Scrittura, di poesie ... (?)

L'ottima Signora Emma Roussel della quale deploravamo la partenza da questa città, nel rapporto dell'anno scorso essendo ritornata fra noi, ha continuato ad occuparsidella nostra scuola con amore, ed a presiedere ilComitato, al quale aggregaronsi gentilmente,durante l’anno in corso, alcune Signore che nonne facevano parte prima.

Tra queste citerò una distinta signora russa, appartenente alla chiesa orientale, la quale intervenne più volte ai nostri culti. Una Signora ebrea dì Germania, che venne anch’essa più volte alle nostre adunanze, sa in Via del Museo e nel nuovo locale, ha manifestato il desiderio di far parte della Comitato della scuola, l’anno prossimo.

II Comitato è dolente di perdere la cooperazione del Signor maestro Antonio Bertalot, nominato maestro a Torino. Esso sarà surrogato dal Signor Filippi (?) dì Guardistallo, il quale appartiene ad una famiglia che abbracciò il vangelo quando io ero pastore a Livorno.

Una lotteria organizzata dalle Signore del Comitato e le sottoscrizioni da loro raccolte per il mantenimento delle scuole produssero la somma dì 1,244 lire e 91 centesimi. Le contribuzioni della Chiesa per culto, scuole ecc. furono superiori a quelle dell'anno scorso, ed ammontano a 769.00 (lire) senza contare quella che fu promessa da uno dei ministri più ricchi della chiesa, al Sig. Tito Chiesi, la quale sarà, senza dubbio, versata fra qualche giorno nella cassa.

Aggradiscano, Pregiatissimi Signori e Fratelli, i sensi del mio rispetto e mi credano sempre delle SS. LL devotissimo servo,

G. Ribetti

Pastore

 

(NOTA: Il timbro, apposto accanto alla firma che reca la scritta CHIESA EVANGELICA ITALIANA PISA.)

This website is hosted Green - checked by thegreenwebfoundation.org

I culti sono trasmessi in diretta sulla playlist "Culti e meditazioni" del nostro canale YouTube. Le dirette YouTube sono visibili anche sulla nostra pagina Facebook e su questo sito sotto "ARCHIVI/Registrazioni dei culti".

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.