Si è aperto a Monaco di Baviera il 2° “Kirchentag” ecumenico
Nessuna intercomunione nel rispetto delle diverse posizioni dottrinali

Roma (NEV). "Affinché abbiate speranza”: questo il motto del secondo “Kirchentag” ecumenico – dopo quello di Berlino del 2003 – che si apre oggi a Monaco di Baviera (Germania), co-promosso dal “Kirchentag” evangelico tedesco e dal Comitato centrale dei cattolici tedeschi, con la partecipazione questa volta anche degli ortodossi.

 

 

Attesi numerosi rappresentanti non solo del movimento ecumenico europeo e mondiale, ma anche del mondo della politica, dell'economia, della società civile, della cultura e dello spettacolo.
Fino a domenica prossima più di 100mila persone accorse da tutto il mondo, e anche dall'Italia, parteciperanno ai 3000 eventi in programma. Non ci saranno solo studi biblici e tavole rotonde, ma anche concerti rock, spettacoli teatrali, mostre. Tra i temi spicca quello della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato, ma anche il rapporto tra fede e scienza, e tra globalizzazione e finanza. “Tra le massime sfide del nostro tempo figura però l'incontro/scontro tra culture e religioni – affermano gli organizzatori -, un tema costellato da infinite paure che vogliamo declinare in più modi, parlando di risveglio delle religioni, libertà religiosa, rapporti tra stato e religione, identità culturale, dialogo cristiano-islamico e ebraico-cristiano, nonché di fondamentalismo”.
Tra i momenti forti ci sarà la manifestazione dei “mille tavoli”, prevista sulla Odeonsplatz nella serata di venerdì 14 maggio: qui circa 10mila persone condivideranno a cielo aperto il pane consacrato in occasione dei vespri ortodossi. Tuttavia, nel corso di tutto il Kirchentag non è prevista nessuna intercomunione, circostanza che nel 2003 a Berlino sollevò diverse polemiche tra i ranghi della chiesa cattolica con la conseguente sospensione dalle sue funzioni del sacerdote Bernhard Kroll, il quale aveva osato sfidare il divieto papale dell’ospitalità eucaristica tra cattolici e protestanti ribadito nell’enciclica “Ecclesia de Eucharistia”. A Monaco i protestanti hanno assicurato che avrebbero rispettato le diverse posizioni dottrinali, anche se per parte loro avrebbero continuato ad invitare tutti i cristiani battezzati ad accostarsi alla Santa Cena.
Dall'Italia è presente con uno stand nell'“Agorà” la Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), che condivide il suo spazio con il Centro Melantone - Centro di Studi ecumenici di Roma, nonché con la Commissione sinodale per la diaconia (CSD) della Chiesa evangelica valdese, come ha precisato all'Agenzia stampa NEV il pastore luterano Uli Eckert di Milano che fa parte della delegazione CELI a Monaco. Domani alle 19.30 la CELI invita a una liturgia italo-tedesca nella “Erlöserkirche” con il tema "Attraversando le Alpi con ali d'aquila - a 500 anni dal viaggio di Lutero a Roma". Il culto sarà presieduto tra gli altri dal pastore Daniele Garrone, decano della Facoltà valdese di teologia di Roma, mentre la predicazione sarà a cura del pastore Holger Milkau, decano della CELI. Il pastore Pawel Gajewski della chiesa valdese di Firenze predicherà invece sabato 15 maggio durante una liturgia con Santa Cena nella luterana “Matthäuskirche”.
Il secondo Kirchentag ecumenico nella storia della Germania cristiana si concluderà con una celebrazione ecumenica il 16 maggio al parco della Theresienwiese (www.oekt.de).
 

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